Helmut Newton. Works - GAM, Via Magenta, 31
- Torino
(Foto: Helmut Newton
Rushmore, Italian Vogue 1982
©Helmut Newton Estate)
Mostra in corso dal 30 gennaio al 3 maggio 2020
La GAM di Torino presenta una grande retrospettiva su Helmut Newton; esposte 68 fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo.
Comunicato stampa della Mostra Helmut Newton. Works
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino apre la stagione espositiva del 2020
inaugurando la grande retrospettiva Helmut Newton. Works, promossa da Fondazione Torino Musei e
prodotta da Civita Mostre e Musei con la collaborazione della Helmut Newton Foundation di Berlino.
Il progetto espositivo è di Matthias Harder, direttore della fondazione tedesca, che ha selezionato 68
fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del
grande fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire e far scalpore per i suoi concetti visivi
veramente unici. Il risultato è un insieme di opere non solo particolarmente personali e di successo, ma
che hanno raggiunto un pubblico di milioni di persone anche grazie alle riviste e ai libri in cui sono apparse,
e alle mostre delle sue foto.
“La fotografia di Helmut Newton, che abbraccia più di cinque decenni, sfugge a qualsiasi classificazione e
trascende i generi, apportando eleganza, stile e voyeurismo nella fotografia di moda, esprimendo bellezza
e glamour e realizzando un corpus fotografico che continua a essere inimitabile e ineguagliabile”, afferma
Matthias Harder.
Nel percorso di mostra si spazia dagli anni Settanta con le numerose copertine per Vogue, sino all’opera
più tarda con il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000, offrendo la possibilità ai visitatori di
comprendere fino in fondo il suo lavoro come mai prima d’ora.
Quattro sezioni che rendono visibile come in questo lungo arco di tempo, Newton abbia realizzato alcuni
degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo. Numerosi ritratti a personaggi famosi del Novecento,
tra i quali Andy Warhol (1974), Gianni Agnelli (1997), Paloma Picasso (1983), Catherine Deneuve (1976),
Anita Ekberg (1988), Claudia Schiffer (1992) e Gianfranco Ferré (1996). Delle importanti campagne
fotografiche di moda, invece, sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e per Thierry
Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti fotografie, ormai iconiche, per le più importanti riviste di
moda internazionali.
L’obiettivo di Newton aveva la capacità di scandagliare la realtà che, dietro il gesto elegante delle
immagini, permetteva di intravedere l’esistenza di una realtà ulteriore, che sta allo spettatore
interpretare.
“Helmut è un gran manipolatore. Sa esattamente quello che vuole ed è implacabile nel cercare di ottenerlo
sulla pellicola. Gli piace la teatralità della fotografia. Le modelle diventano le sue creature, i suoi
personaggi" (June Newton)
La fotografia di moda, ad esempio, non solo descrive ma ridefinisce lo spirito dei tempi, mira a raccontare
con le immagini storie emozionanti e sorprendenti, compito per il quale Newton si è sempre mostrato
all’altezza spingendosi sempre oltre la normale prassi, intrecciando una narrazione parallela, talvolta tinta
di surrealismo o di suspense, travalicando i tradizionali approcci narrativi, è intrisa non solo di lussuosa
eleganza e sottile seduzione, ma anche di riferimenti culturali e di un sorprendente senso dell'umorismo.
Il chiaro senso estetico di Newton pervade tutti gli ambiti della sua opera, oltre alla moda, anche nella
ritrattistica e nella fotografia di nudi. Al centro di tutto le donne. Ma l’interazione tra uomini e donne è
un altro motivo frequente della sua opera.
"La moda è stato il mio primo desiderio, sin da ragazzo. E, ovviamente, volevo diventare un fotografo di
Vogue" (Helmut Newton).
Newton era in grado di trasformare luoghi banali in palcoscenici teatrali dai forti contrasti o
particolarmente minimalisti per i suoi scenari assolutamente non convenzionali: "Non m’interessa il buon
gusto. (...) Mi piace essere l'enfant terrible" (Helmut Newton).
Uno dei set fotografici preferiti era il garage del suo condominio a Monaco, con modelle e auto
parcheggiate disposte a formare un dialogo visivo.
Helmut Newton morì improvvisamente il 23 gennaio 2004 a Los Angeles, prima di poter assistere alla
completa realizzazione della Fondazione a lui dedicata.
Helmut Newton Works è il titolo del grande volume edito da Taschen che comprende anche le foto
esposte in mostra e ne rappresenta idealmente il catalogo.
Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alla
18.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Il primo martedì del mese, non festivo, l'ingresso è gratuito.
Biglietti:
intero € 10; ridotto € 8.
Telefono: +39.011.4429523
Sito web: GAM |